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ORIGINI, CENNI STORICI, SVILUPPO

La parola ha origine dal termine francese coche, carrozza o cocchio (derivato a sua volta dall'ungherese Kocsis o dal ceco Koczi). Nel XVI secolo “coche” identificava un mezzo di trasporto trainato da cavalli e condotto da una guida: il cocchiere. Il termine anglosassone invece rinvia il coaching all'ambiente sportivo. Nel XIX secolo in Inghilterra gli studenti universitari verso la fine del proprio percorso utilizzavano il termine coach per indicare i migliori tutor, dando loro titolo rispettoso e autorevole. Negli Stati Uniti, il coach nasce per sviluppare e incrementare la prestazione sportiva; il coach non solo guidava la squadra e la allenava, ma la seguiva dal punto di vista emotivo, la stimolava, creava spirito di gruppo per affrontare gli avversari con maggiore carica e sicurezza. Attraverso la guida costante del coach i giocatori e il team sviluppavano quelle capacità e competenze che rendevano il gruppo stesso motivato e forte capace di raggiungere gli obiettivi attesi.

Il contributo più importante al coaching moderno fu dato negli anni '70 del novecento dal californiano W. Timothy Gallwey, allenatore della squadra di tennis dell'Università di Harvard e primo a mettere nero su bianco i suoi principi di base. "C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento"

Nei libri pubblicati da Timothy Gallwey proponeva l'applicazione de a molti campi: sportivi come il tennis, il golf, lo sci e la musica, ma anche lavorativi; le sue indicazioni poi sono state applicate anche al campo degli affari, della salute, dell'educazione.

Soprattutto negli anni novanta la figura del coach compare nelle imprese. Inizialmente le figure destinatarie dell'intervento del coach furono i manager che per sviluppare e migliorare le loro capacità umane e professionali si affidarono a consiglieri di fiducia quali i coach. Fino ad allora era vista come una novità ed una moda nel campo dei direttori della formazione, ma praticamente sconosciuta alle altre professioni. -wikipedia-

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